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Un caffè per caso in quel di Madrid ed un tuffo nel passato.

E’ un anonimo venerdì di prima mattina in una Madrid sovrastata da una pioggerellina fina che ricorda molto le uggiose giornate di Milano. Uscito dall’alberghetto dove mi trovo mi reco verso un bar colorato e allegro come da tradizione spagnola, prendo un giornale economico che avrei preferito non leggere ed ordino al cameriere il mio caffè macchiato freddo. Giusto per mettersi in carreggiata e togliersi quel residuo di torpore mattutino. Quando però distolgo lo sguardo dalle notizie economiche vedo un pannello pieno di banconote provenienti da tutto il mondo ed il mio occhio si fissa immediatamente su una banconota da 10000 lire. In un istante ho provato una sensazione di sana nostalgia ricordando la pizza a 5000 lire, il giornale a 1000 lire e via dicendo. Quanti anni sono passati dalla fine della lira? Quindici anni. Un tocco di nostalgia sia per i ricordi di quelle banconote che per il potere di acquisto crollato con un cambio lira – Euro studiato probabilmente a tavolino senza pensare che, strutturato così e senza controlli, avrebbe messo in ginocchio mezza Italia. Ma la lira che fine ha fatto? Li, in un anonimo barettino in un vicolo del centro di Madrid e trovarcisi davanti navigando in un mare di ricordi. Come qualcuno di epico che ha fatto la storia di un popolo anche la Lira ha la sua statua, lo sapevate? Nel centro geografico d’Italia: Rieti. Una donna che guarda in alto reggendo appunto una Lira. Andrò a visitarla prima o poi, intanto il caffè è finito e ora devo pagare 2€.

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