Skip to content

Dietro Expo2015 c’è un gran lavoro!

Durante la realizzazione del sito espositivo della fiera internazionale di Expo se ne son sentite di tutte. Diciamolo chiaro, agli italiani spesso piace lamentarsi a vanvera laddove si voglia credere che fuori dai nostri confini esista un eldorado fatto di perfezione. Viaggio abbastanza e posso dire che ho trovato un caleidoscopio di situazioni diverse, ma mai ho fatto ingresso nel famigerato eldorado.

Un gruppo di contestatori (criminali) ha dato il benvenuto ad Expo devastando la città. Questa vicenda l’avevo già toccata nel post “nessuno tocchi Milano”. Ad Expo ci sono andato poco, solo due volte serali per ora. Si, perché Expo me la voglio proprio godere, alla faccia anche di Crozza. Chissà i turchi di Crozza cosa avrebbero realizzato poi. Sono entrato ad Expo per la prima volta una sera e ne sono rimasto affascinato a differenza dello scrittore che sull’Internazionale scrive e titola: “dietro le esagerazioni di Expo non c’è niente”. Niente? Ma l’ha visitata? Che avrebbe voluto? E tutti quelli che ci lavorano? E tutti i turisti che porta? Ha portato via posto alle risaie…! Si rasenta il pateticismo da critica della domenica. Togliere i grandi big dell’industria? Follia pensarlo. Forse quando è passato non ha avuto modo o tempo di vedere una delle conferenze organizzate nel padiglione USA con ospiti, forse a suo avviso irrilevanti, scienziati di quello “sconosciuto” ente spaziale chiamato NASA giunti ad Expo2015 per spiegare il contributo della ricerca spaziale nello sviluppo e studio dell’agricoltura. Forse manca di rispetto per tutte le persone che per la durata della manifestazione hanno trovato un lavoro fatto di sudore e non di parole facili da scrivere? Queste persone sono il danno dell’Italia laddove non pongono nulla di costruttivo!

Lasciate alle spalle le polemiche domenicali, l’albero della vita è già di suo uno spettacolo di luci notturne. L’evento Expo in se ha già lasciato dietro di se, nella sua lunga storia, una serie di meraviglie tra cui la torre Eiffel di Parigi. Uno spettacolo di luci, di colori, di nazioni ospiti in una Milano tutta internazionale. Oltre un chilometro e mezzo pieno di padiglioni, ognuno rappresenta una finestra su di un paese, un popolo con la sua cultura, il suo territorio e le sue tradizioni. Padiglioni ne ho visitati pochi, per il momento, ma già son bastati a darmi quel carburante che vorrebbe spingermi a prenotare un volo ed esplorare nuovi posti.

Il tema poi è tutto fuorché scontato. In un paese come l’Italia, la cui tradizione culinaria è patrimonio UNESCO, quanto mai azzeccato può essere il tema 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Noi non ci pensiamo, ovviamente il nostro orizzonte visivo va poco lontano, limite fisico per carità! Però su questo globo siamo in tanti, consumiamo tanto e le risorse non sono infinite. Basti pensare come le risorse ittiche globali siano in crescente pericolo. L’alimentazione è in primo luogo la sopravvivenza ma, visto che ci sediamo a tavola almeno due volte al giorno, è anche una fase importantissima della nostra cultura e del nostro modo di essere.

Expo è per Milano una grande opportunità, porta con se un indotto considerevole, e per i suoi cittadini è occasione di svago e relax. A due passi e mezzo dal centro, raggiungibile in mille modi, colorata e vivibile Expo è il dinamismo di chi guarda avanti. Tanti amici hanno trovato lavoro lì dentro, alcune associazioni hanno occasione di mettere in mostra il loro lavoro di volontariato a favore della comunità. Insomma, potrete proprio spaziare attraverso un gran numero di attrazioni, eventi, approfondimenti. Se fossi in voi non mancherei di fare un salto a visitare i nove cluster tra cui quello dedicato al caffè, al riso, alle spezie ed alle zone aride. Raccontatemi poi se sarete riusciti ad incontrare “foody”, la mascotte di Expo, senza però invidiare troppo quel ragazzo che nella calura estiva veste quel simpatico pupazzo.

© Franconiphotos – Tutti i diritti riservati.

CategoriesNotizie