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Travel Log: Destinazione Kiev.

Verso Kiev

La prima puntata di questo viaggio in Ucraina

Questo post è diviso in quattro “puntate” e contiene il link alla galleria fotografica di questi interessanti giorni passati a Kiev tra emozioni contrastanti.

 

Perché andare a Kiev?

La domanda più frequente che mi è stata posta ogni qualvolta accennavo al prossimo viaggio a Kiev in Ucraina è stata “ma perché vai la?” seguito da un immancabile “stai attento”. La risposta è nel mio carattere curioso per natura. L’Ucraina è tristemente passata alla ribalta delle notizie a causa dei moti di piazza Maidan e successivamente per l’intervento militare russo in Crimea. Un intervento militare che è bastato a mettere in ginocchio l’economia del paese, che ha affondato il turismo anche laddove non c’è pericolo alcuno. La domanda che bazzicava tra i miei pensieri è come fosse vivere a Kiev durante questo periodo, se la realtà fosse quella mostrata dai telegiornali e così ho iniziato ad informarmi scoprendo una città che è culla di una cultura che ha radici lontane nel tempo.

 

La curiosità degli unici turisti

Ho poi scoperto che il mio amico Riccardo, anch’esso blogger ma di arte moderna, aveva la medesima curiosità. Così ci siamo organizzati assieme e, seppur un po’ preoccupati dalle notizie provenienti dalle zone del sud est, abbiamo prenotato i voli. Il sito del ministero degli esteri francamente parlava chiaro, pericolo nelle sole zone di guerra e i miei amici Ucraini confermavano. Sin dal nostro incontro in aeroporto a Milano Malpensa ci siamo resi conto che, più che incontrare pochi turisti, non ne avremmo incontrati proprio. Sul volo di andata penso proprio di poter affermare con quasi certezza noi fossimo gli unici italiani imbarcati.

 

Un viaggio per nulla scontato

Giungere a Kiev è stata un’emozione, un viaggio per nulla scontato, una nuova esperienza a tutti gli effetti. Una città che ha origini profonde nella storia, che è stata culla della cultura slava, con svariati e bellissimi siti sotto la protezione dell’UNESCO. Una città vivace durante il giorno, con le metropolitane più profonde del mondo, i bar “mobili” per le strade, molti ristoranti tradizionali con una cucina continentale abbastanza varia e curata. I musei da visitare sono innumerevoli così come i siti di interesse storico o culturale. Troppi per essere citati tutti e troppi per poterli visitare tutti in soli pochi giorni di permanenza. Tra questi però ci sono anche molti musei e monumenti che ricordano i tempi durissimi che l’Ucraina ha affrontato e che, a quanto pare, non ha ancora smesso di affrontare.

 

Storia viva

Si, l’Ucraina è storia viva, un paese che è finito in mezzo agli interessi di USA, Europa e Russia. Portandoci a vedere situazioni d’altri tempi. Parlare di altri tempi poi, nel mondo contemporaneo, è del tutto relativo e forse fuorviante visto che, usciti da alcune zone tranquille del pianeta il resto conosce e vede tutt’oggi situazioni orribili di ogni tipo. Un recente film di Olmi conclude con la citazione del pastore Toni Lunardi: “la guerra è una brutta bestia che gira il mondo e non si ferma mai”.

Il viaggio continua nei successivi post:

Ucraina, Kiev e la guerra vista dai bambini

Kiev, i giorni di Maidan e la residenza di Yanukovych

Kiev, una città da esplorare nelle sue ricchezze

Gallery fotografica

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