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I papaveri sono alti alti alti, storia di una canzone tutt’altro che banale.

La primavera e i papaveri nei campi

Ogni primavera quando mi reco in campagna rimango colpito da ciò che in Città si rischia di non percepire più. La natura si mostra in tutto il suo splendore attraverso l’esplosione di colori, il verde intenso, i campi di grano che ondeggiano con la brezza, le acacie in fiore nei boschi, ovunque la primavera si respira nell’aria. I campi si maculano di rosso cosparsi da papaveri sempre più alti.

LA canzone

Nel mentre rallento la velocità passando dalle autostrade alle strade di campagna tutto assume una dimensione diversa, agreste, genuina dove la vista spazia tra i paesaggi. Portandomi indietro di un po’ di anni mi viene in mente mia nonna che ogni tanto mi canticchiava “Papaveri e Papere”, quella canzoncina apparentemente allegra che nel ritornello recita:

“Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti,

e tu sei piccolina, e tu sei piccolina,

lo sai che i papaveri son alti, alti, alti,

sei nata paperina, che cosa ci vuoi far…”

Il significato nascosto

Da lì l’ho sempre associata alla primavera pensando che fosse una canzone per bambini ma mi stavo sbagliando. Dietro al tono scherzoso si nasconde una verità amara che non cambierà mai.

Mario Panzeri, compositore italiano del 1900 nato e cresciuto a Milano, fin da piccolo aveva iniziato ad amare il mondo dello spettacolo. Negli anni del ventennio fascista aveva passato qualche problema con la censura. Le sue canzoni prendevano il pubblico con i loro ritmi allegri e canticchiabili. Tra le sue parole però scorreva una velata ironia che, seppur da lui sempre negata, non piaceva ai vertici dell’epoca.

Il regime comunque non lo fermò e a guerra finita non smise certo di scrivere di canzoni e nel 1952 si presentò al Festival di San Remo con una canzone interpretata dalla cantante Nilla Pizzi: Papaveri e Papere.

La canzone arrivò al secondo posto, un successo che travalicò i confini, che fruttò milioni di lire e che fu ricantata da numerosi altri cantanti di fama nazionale e mondiale.

Papaveri e papere

Ma chi sono i papaveri e chi sono le papere? Forse nella sua sottile ironia Mario Panzeri si riferiva ai potenti, mentre le papere sono le persone normali che devono affrontare le difficoltà di ogni giorno. Un messaggio triste abilmente nascosto dietro a questa apparentemente allegra canzone.

Non mancate di ascoltarla nella versione di Renato Carosone.

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