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Travel Log: Kiev, una città da esplorare nelle sue ricchezze. Goodbye.

Kiev, un viaggio da fare una volta nella vita

La chiusura del racconto, cosa visitare a Kiev?

Ed eccoci arrivati all’episodio finale di questa avventura.

La domanda che probabilmente vi siete posti leggendo i precedenti episodi è “beh, ma quindi cosa posso visitare a Kiev?”

 

Il monastero di Pecherska Lavra

Tra le visite da mettere in conto passando da questa città bisogna assolutamente andare a vedere la zona di Pecherska Lavra. Qua potrete ammirare un monastero nelle cui profondità si trovano delle catacombe a labirinto dove si trovano le mummie di monaci, santi e personaggi famosi. Entrarci è un’esperienza unica, anche se, francamente, un po’ inquietante, i cunicoli bianchi son stretti e bui, non ci si può entrare con la torcia ma solamente con delle sottili candele e lungo i corridoi si possono osservare i fedeli che pregano in silenzio accanto alle mummie. Ritornati in superficie potrete andare in giro per il complesso ammirandone l’architettura, quel contrasto tra color oro brillante e il bianco dei monasteri. Sempre nel complesso trovate il museo dei gioielli, il museo della cultura, delle tradizioni e delle arti decorative d’Ucraina, un museo delle miniature e il museo della letteratura.

 

Arte moderna, guerra patriottica e madre vittoria

Ma la zona ha ancora molto altro da mostrare, come lo spazio espositivo d’arte moderna Mystetsky Arsenal ed il Memoriale Arsenalna. Proseguendo qualche centinaio di metri più a sud si incontrano il museo della grande guerra patriottica e l’incredibile statua alla Madrepatria. Una donna di titanio posta su di un piedistallo di 40 metri e alta altri 62 metri. Questa imponente statua sovietica si staglia nel cielo di Kiev, una donna che tiene in pugno 12 tonnellate di spada e scudo. Le cose che ho menzionato da visitare non sono che alcune, vi sono poi le università, i teatri, l’opera, il museo di Chernobyl, i parchi botanici, il lungo fiume e altre chiese stupende dove si può rimanere stupiti nello scoprire che alcuni questi edifici siano stati progettati da architetti italiani. La sera poi potete fermarvi a mangiare in uno degli innumerevoli ristorantini che offrono delizie locali.

 

Una cultura millenaria

Giungere ad una conclusione è difficile, questo viaggio ha destato in me la curiosità sufficiente per spingermi a tornare e visitare anche altre città. Forse in questo post mi sono soffermato troppo sulla situazione tangibile di crisi economica e di mobilitazione che l’Ucraina sta vivendo. Questo paese guarda a noi Europei con speranza, ogni palo della luce ha due bandiere, quella Ucraina e quella dell’Unione Europea. E’ un paese che ha una natura stupenda, una cultura millenaria. Kiev è una città all’altezza delle più storiche capitali Europee, ha davvero di tutto, dal divertimento alla cultura ed un fiume che nell’estate, con le sue spiagge, ristora le persone dalla calura.

Il turismo che non c’è

E allora perché non visitarla? Perché arrivare e trovare quei musei deserti? Il pericolo è altrove, però ai mass media basta che in una regione ci siano degli scontri ed è così che viene mostrata al mondo solo la parte negativa senza mostrare il contraltare. Un contraltare che permetterebbe a molti di sopravvivere e di non sprecare quell’immensa risorsa chiamata turismo.

Dopo quattro giorni in compagnia di persone valide e simpatiche, dopo aver visitato un luogo dove la storia si sta scrivendo, una città di tutto rispetto seppur in un periodo duro non mi vengono che da dire due cose: un augurio che l’Ucraina ritrovi la pace nonostante gli interessi esterni in gioco e un arrivederci a Kiev, nella convinzione che questa sia stata solo la prima volta e non l’ultima. Goodbye Kiev.

Ed ecco a voi la gallery fotografica, vi basta cliccare qui.

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