Goodbye Expo Milano 2015. I tuoi sei mesi sono passati in fretta. Partita tra le polemiche hai mostrato che l’Italia ce la fa. Le polemiche le hai polverizzate sul campo con i milioni di visitatori, l’intera città gremita, migliaia di eventi collaterali sia dentro che fuori dal sito espositivo, un impianto di sicurezza di primo livello gestito dall’Esercito, un’organizzazione interna quasi svizzera. Sono entrato in Expo circa sei volte e ho sempre trovato tutto ciò che mi serviva, informazioni chiare, parcheggi ovunque, decine di mezzi con cui arrivarci senza auto, code ai tornelli di ingresso sempre a livello accettabile e via discorrendo. Dentro uno spettacolo di luci, colori e culture. Si, forse un grande luna park ma i contenuti non mancavano, i contenuti erano lì da leggere e vedere per chi ne avesse avuto tempo e voglia. Milano, una città sempre più rivolta verso il futuro, la modernità e la multiculturalità. In una delle ultime visite sono finalmente riuscito a visitare il Museo di Expo che riportava tutte le tappe di questa esposizione. Ho scoperto che a Shanghai stanno costruendo un enorme museo dedicato all’esposizione internazionale. Expo è sempre stata legata al progresso umano e non si è tirata indietro nemmeno a Milano. Serva a ricordarci che l’Italia ce la fa e a buttarci alle spalle quel fardello dei polemici. Adesso devo solo preparare tre belle fotografie da incorniciare assieme per ricordare questo grande evento. Goodbye.
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