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cielo stellato

La fine del cielo stellato?

Il cielo stellato come non lo abbiamo mai visto

Questa è la domanda che mi tormenta: Come sarà il vero cielo stellato? Quello che vedevano gli antichi?

L’oscurità è sparita dalle nostre vite lasciando spazio all’inquinamento luminoso. Un terribile filtro tra noi e la possibilità di vedere l’infinito. Ovunque mi sia recato, per quanto lontano da centri urbani e inerpicato a migliaia di metri, ero sempre troppo vicino a qualche lontana fonte luminosa.

 

La rivelazione

Forse sarà scontato, forse no. L’illuminazione dell’oscurità, passatemi il termine, mi è arrivata a ciel sereno quando sono andato a Milano nello storico planetario Ulrico Hoepli. La proiezione della volta celeste è iniziata con quello che normalmente si può osservare da Milano città: due stelle forse. Poi hanno “abbassato le luci” portandoci in montagna. Alla fine ci hanno traghettato nell’oscurità totale. Uno spettacolo immenso, mai visto prima. La voce spiegava che quello era il cielo visto dagli antichi.

 

La lampadina

L’invenzione della lampadina risale a pochissimo tempo fa. Nelle nostre vite iper frenetiche sembra quasi impossibile che, nell’arco della storia, la lampadina sia una rivoluzione di nemmeno due secoli fa. La sua diffusione iniziò con Edison nel 1878.

 

La vita prima della lampadina

Il 1878 è un soffio di tempo indietro. Un nulla nell’arco della vita dell’uomo. La vita prima era dominata dal ritmo dato dal sole. Ci si alzava prima e si andava a dormire prima e le notti erano dominate dall’oscurità. Sembra quasi incredibile in un mondo iper illuminato e ultra connesso. Dei ritmi di vita che oggi nemmeno riusciamo ad immaginare in quella che io piacevolmente definisco l’era della “realtà aumentata”.

 

Aree remote

Con la diffusione delle lampadine il cielo si è via via illuminato, oggi ci sono delle mappe che ci indicano l’inquinamento luminoso. A guardarle ci accorgiamo che per raggiungere l’oscurità vista dagli antichi bisogna allontanarsi parecchio. E quando dico parecchio significa che in Europa, per esempio, sono davvero pochissime le aree quasi completamente libere da luce. L’Europa, osservando le mappe, è uno dei luoghi più illuminati sulla terra. Mio padre racconta di quando navigava e di quel cielo puntellato da infinite stelle. Un’osservazione del cielo nel completo isolamento del mare, cullati dal lento rollio della nave con la sua scia di bioluminescenza a perdersi nell’oscuro.

 

L’ispirazione

Il cielo stellato porta con se infinite sensazioni. Guardando quell’infinito splendore non si può non soffermarsi a meditare. Là dove davvero si veda il cielo stellato più puro, ad occhio si riesce ad osservare anche la via lattea.

Quante sono le galassie nell’universo? Non si sa ma gli scienziati stimano 2 trilioni (duemila miliardi) di galassie. Davanti a questo infinito numero e miliardi di puntini che brillano non si può non pensare a quanti mondi ci siano e chissà quali forme di vita vi si nascondano.

Quando osservo quel cielo mi sento tanto minuscolo quanto è grande l’universo. Tutto mi diventa irrilevante. La nostra vita frenetica fatta di corse, rincorse, odio, guerre, roboanti discorsi dei politici, piccole soddisfazioni, scoperte e tutto ciò che la vita comporti. In un secondo di osservazione tutto diventa un punto interrogativo sull’esistenza stessa dell’umanità e la sua importanza in un sistema infinito di cui non conosce pressoché nulla.

 

Gli antichi

Gli antichi quel cielo lo conoscevano bene. Lo studiavano, ci meditavano su, lo usavano per orientarsi e per scrivere bellissime poesie. A mio personale avviso quel cielo permetteva anche di ridimensionarsi un po’ e di pensare a quali dovrebbero essere le priorità dell’essere umano. Siamo ancora capaci di osservarlo?

 

Forse un po’ di speranza

La Dark Sky Association è un’associazione internazionale che sta cercando di lavorare assieme ai parchi naturali e alle istituzioni al fine di fare una positiva “lobby” per la tutela delle aree di oscurità e di ridurre l’inquinamento luminoso generale.

Speriamo che ci riescano e che il cielo possa tornare fonte di ispirazione e di meditazione.

Non perderterti il mio precedente post sul fascino del bosco di notte:

Il fascino del bosco di notte.

 

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