Ricordarsi del tempo
Tempo. L’orologio della vita non conosce vacanze, pause caffè, non può essere azzerato e non ci son santi che tengano ne politici corruttibili, il suo tik tak continuerà a scorrere imperterrito freddo e senza pietà cosi come l’acqua scorre incessante in un fiume levigadone e consumandone, lentamente ma inesorabilmente, le sue pietre.
A ciascuno il suo
Ciascuno ha il suo tempo e lo può gestire a seconda dei suoi desideri o più probabilmente della sua cultura e delle possibilità offerte dal contesto della sua vita.
Questo orologio può solo essere soggettivamente rallentanto o accelerato a seconda del proprio stile di vita e della percezione che si ha di esso ma oggettivamente persevererà nella sua oggettiva costanza come sabbia che scorre in una clessidra.
La nostra cultura
Nella cultura occidentale moderna e in particolare nelle grandi metropoli sembra che tutte le nostre incombenze, dal lavoro alla vita quotidiana, siano impostate sul consumare ponendo un acceleratore soggettivo nel nostro personale orologio.
Pietre levigate
Finché non si avvicina il tramonto e si scopre che ormai l’orologio sta per terminare il suo tik tak per lasciarci in balia di un’era che non conosce tempo, guardandosi attorno e capendo che quel lungo e incessante tik tak ci ha reso come le pietre di un fiume, levigate e consumate pronte ad essere gettate nel cestino del consumato.
Il tempo e i cicli del sole e della luna
Senza bisogno di andare a cercare culture a noi remote dove il ciclo del sole e della luna ancora accompagnano quell’orologio, forse, nelle nostre vite, ci vorrebbe un pò più di coscienza dell’esistenza di quel tik tak, perché la fuga dal pensiero di quel suono porterà solo ad una irrequieta, frenetica e poco cosciente esistenza, cosi che l’inesistenza giungerà improvvisa e amara.
A ciascuno il suo tempo.
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